La risalita del bitume sul manto stradale è un difetto superficiale che può interessare aree più o meno vaste di pavimentazioni di recente realizzazione: si tratta di una sottile pellicola riflettente, visivamente lucida, a scivolosità accentuata in caso di pioggia; durante la stagione estiva la pellicola bituminosa, dalle tonalità scure, si presenta molle ed appiccicosa.
Questo singolare difetto superficiale è innescato dall’irraggiamento solare che determina la risalita del bitume e del filler (quest’ultimo nei casi più gravi) sotto l’azione costipante dei carichi da traffico veicolare.
Il dissesto evolve prevalentemente con le alte temperature, tipiche dei mesi caldi, e risulta più evidente lungo le traiettorie degli pneumatici.
In letteratura tecnica il fenomeno di risalita del bitume è denominato bleeding ed indica il trasudamento del legante che, dopo aver riempito tutti i vuoti della miscela, risale verso la superficie stradale percorsa dai veicoli. Generalmente si usa distinguere il bleeding dal fenomeno simile del flushing, in quanto quest’ultimo è seguente soprattutto a trattamenti manutentori di sigillatura, non correttamente eseguiti, effettuati con emulsioni bituminose.

Le cause del dissesto
Le cause della risalita di bitume sono riconducibili ad errori di progettazione o di confezionamento della miscela di conglomerato bituminoso; in particolare:
- eccessiva quantità di bitume
- bassa viscosità del bitume
- elevato contenuto di filler
- basso contenuto dei vuoti.
La risalita del bitume può verificarsi sporadicamente oppure con frequenza quasi settimanale. Ecco perché il monitoraggio periodico del tratto stradale interessato assume un ruolo fondamentale al fine di individuare le esatte cause del degrado, la sua gravità e la scelta del più opportuno trattamento che, nei casi più gravi, consiste nel rifacimento dell’intero strato superficiale d’usura.
Misurazione e gradi di severità del dissesto
La superficie stradale deve essere costantemente osservata al fine di determinare la frequenza con la quale avviene la risalita del bitume; il numero delle volte in cui tale dissesto compare durante l’anno ne determina il grado di severità.
In particolare, infatti, si distinguono i seguenti gradi di severità:
Grado di severità | Aspetto | Frequenza di comparsa |
L | Pavimentazione con lievi differenze di colore. Camminando sulla parte di superficie stradale interessata dal fenomeno, il bitume non si attacca alle scarpe | pochi giorni / anno |
M | Pavimentazione più scura nelle zone interessate dal difetto. Il legante si attacca alle scarpe ed ai copertoni dei veicoli | 1-5 settimane / anno |
H | Il bitume riveste abbondantemente la superficie stradale. Il bitume si attacca con maggiore forza alle ruote dei veicoli e s’incolla alle scarpe | > 5 settimane / anno |
In ogni caso, qualunque sia il grado di severità, è fondamentale durante il monitoraggio misurare l’area in metri quadrati della pavimentazione soggetta all’ammaloramento. Tale valore, facilmente determinabile, rientra nelle procedure di calcolo atte a stabilire le condizioni generali del tratto di pavimentazione sotto osservazione.
Nella misurazione strumentale del bleeding si ricorre nei casi più semplici a metodiche che richiedono attrezzature poco sofisticate, quali ad esempio il BPN e l’HS; nei casi più complessi, invece, appaiono utili il Grip Tester e le misurazioni CAT.
Impatti su comfort, sicurezza e durabilità
Conoscere il grado di severità di questo difetto superficiale consente di valutare le potenziali conseguenze per la circolazione. Un grado di severità alto (oltre a ridurre drasticamente la vita utile del tratto di pavimentazione interessato) è molto pericoloso per la sicurezza degli utenti in quanto penalizza fortemente i valori di aderenza della coppia cinematica pneumatico-pavimentazione.
Perciò, in un contesto (seppur temporaneo) in cui si è costretti a percorrere pavimentazioni stradali interessate da risalita di bitume, è opportuno:
- aumentare la distanza di sicurezza col veicolo che precede
- ridurre la velocità prima di percorrere il tratto degradato
- evitare di utilizzare bruscamente il pedale del freno
- mantenere una velocità costante, compresa nell’intervallo 20 – 30 km/h: infatti, guidare al di sopra di 30 km/h è rischioso a causa dell’aderenza già compromessa dal dissesto superficiale; guidare al di sotto dei 20 km/h causa l’attaccatura del bitume ai copertoni.
La gestione del dissesto
Gli enti gestori, nell’ambito delle rispettive competenze, devono essere sempre consapevoli che per garantire la sicurezza di chi guida è fondamentale abbandonare l’antieconomico criterio della manutenzione correttiva (intervenire quando la strada è ormai interamente coperta dalla pellicola di bitume) per adottare invece quello della manutenzione preventiva che consente, previo monitoraggio, di intervenire quando il grado di severità del dissesto osservato è definito lieve.
La strada, infatti, come tutte le opere di ingegneria, si degrada nel tempo soprattutto in funzione dell’intensità, della frequenza dei carichi e delle condizioni atmosferiche. Ecco perché l’ispezione visiva periodica della sua superficie è fondamentale per valutare i primi segnali di degrado dell’infrastruttura.
La manutenzione preventiva delle pavimentazioni stradali è lo stile gestionale alla base del sistema Delta Zero Pavement. Relativamente alla risalita di bitume, trattandosi di un difetto a manifestazione rapida ed intermittente, è possibile:
- valutare i primi segnali di comparsa della pellicola bituminosa,
- prevederne l’evoluzione temporale,
- individuare e stabilire i più opportuni trattamenti risolutivi.
Un tale approccio preserva nel tempo il patrimonio stradale, riduce i costi per la collettività e quindi per l’amministrazione, migliora il rapporto tra i cittadini e gli enti gestori.