Mar
21
2019

Le fessurazioni a pelle di coccodrillo

fessurazioni ramificate

Le fessurazioni ramificate (o fessurazioni a pelle di coccodrillo, fessurazioni a ragnatela, fessurazioni a fatica) costituiscono la tipologia di dissesto stradale tra le più frequenti sulle pavimentazioni in conglomerato bituminoso e, purtroppo, anche una delle più serie essendo pericolose da percorrere, soprattutto per ciclisti e motociclisti.
Trattasi di un insieme di lesioni interconnesse, visibili nello strato d’usura, che nel tempo si evolvono in forme poligonali, inizialmente non connesse tra di loro; il fenomeno fessurativo, in mancanza di idonei trattamenti da eseguirsi nelle prime manifestazioni si evolve rapidamente dando origine alle ormaie e alle ben note buche stradali.
Nella letteratura tecnica, soprattutto di lingua anglosassone, questo dissesto stradale è denominato come alligator cracking, crocodile cracking, chickenwire cracking, wheelpath cracking e fatigue cracking, proprio per richiamare alcune tipiche caratteristiche, quali:

  • la somiglianza visiva con la pelle del coccodrillo,
  • la posizione prevalente lungo i tracciati degli pneumatici,
  • la rottura a fatica dell’intero sistema pavimentazione.
fessurazioni ramificate o a pelle di coccodrillo
fessurazioni ramificate – archivio pavement.it

Il meccanismo fessurativo e le cause del dissesto

Le cause principali sono genericamente riconducibili a:

  • cicli di fatica indotti dal traffico,
  • cicli di gelo e disgelo a cui è sottoposta la pavimentazione,
  • infiltrazioni di acqua verso gli strati più profondi,
  • errori di progettazione e/o di esecuzione, quali: carichi non previsti, scarsa portanza del sottofondo, sottodimensionamento degli spessori degli strati costituenti il pacchetto pavimentazione, eccessiva percentuale di vuoti nella miscela del manto d’usura, inadeguata compattazione degli strati.
meccanismo di formazione delle fessurazioni ramificate
meccanismo fessurativo – archivio pavement.it

Le fessurazioni iniziano negli strati più profondi della sovrastruttura (fondazione e base) per la presenza delle tensioni di trazione e si propagano in superficie con andamento inizialmente longitudinale e parallelo.
Le ripetizioni del carico veicolare determinano il collegamento trasversale delle fessure longitudinali e la formazione di pezzi a forma di poligoni irregolari con i lati più lunghi solitamente inferiori ai 50 cm.
Nel tempo il dissesto si aggrava e prosegue con l’incremento dell’ampiezza delle fessure e il conseguente “movimento” dei pezzi poligonali sotto carico che poi si staccano dalla superficie stradale. Questo dissesto, nella sua più alta gravità ed estensione, indica la fine della vita utile del tronco stradale interessato.
All’atto del monitoraggio visivo sulla strada, per individuare le cause del degrado e poi i trattamenti più opportuni, è necessario conoscere i tempi della comparsa delle fessurazioni ramificate rispetto alla data di stesa della pavimentazione; infatti, se le fessure si riscontrano:

  • in tempi brevi rispetto alla costruzione della strada (orientativamente entro 18/24 mesi), è altamente probabile un errato dimensionamento stratigrafico della sovrastruttura;
  • a circa metà della vita utile della pavimentazione, e visivamente in maniera estesa, la causa è da attribuire ai cicli di carico, da cui il termine inglese fatigue cracking (caso più frequente);
  • a circa metà della vita utile della pavimentazione con la presenza anche di estesi avvallamenti, si tratta di danni strutturali causati da cicli di carichi da traffico frequenti (compresi i carichi eventualmente non previsti in fase di progettazione), combinati a variazioni cicliche di gelo/disgelo.

Misurazione e gradi di severità del dissesto

Il dissesto fessurazione ramificata può presentarsi visivamente in tre distinti gradi di severità L (basso), M (medio), H (alto):

Grado di severitàAspettoAmpiezza
Fessurazioni
LFessurazioni sottili, longitudinali, parallele e senza interconnessioni< 1 cm
MFessurazioni connesse a formare una rete; formazione di piccoli detriti< 1 cm
HFessurazioni profonde e connesse; appaiono evidenti le disgregazioni dei bordi, la frammentazione e l’asportazione di materiale litico dalla superficie della sovrastruttura stradale> 1 cm

Qualunque sia il grado di severità, è fondamentale durante il monitoraggio misurare la superficie in metri quadrati della pavimentazione soggetta al fenomeno fessurativo. Questo valore, infatti, rientra in procedure di calcolo atte a stabilire lo stato di salute del tratto di pavimentazione sotto osservazione.
La maggiore difficoltà nella misurazione di questo dissesto si presenta quando coesistono due o tre livelli di severità all’interno di una superficie stradale. Se le porzioni ammalorate sono facilmente distinguibili tra di loro allora esse saranno misurate e registrate separatamente; se ciò non è possibile, l’intera superficie ammalorata sarà valutata e registrata al livello più elevato di severità.

Impatti su comfort, sicurezza e durabilità

fessurazioni ramificate su strisce pedonali
fessurazioni ramificate su strisce pedonali – archivio pavement.it

Hai mai percorso in bicicletta un tratto di strada interessato da fessurazioni ramificate? Per i gradi di severità M e H (che possono comportare anche la presenza di buche) le continue vibrazioni sul manubrio e sul sellino si trasferiscono sotto forma di sollecitazioni a braccia e schiena azzerando il comfort e inducendo il ciclista a cambiare repentinamente traiettoria, riducendo la sicurezza propria e degli altri utenti della strada.
Il grado di severità della fessurazione ramificata determina la riduzione delle caratteristiche funzionali e prestazionali della pavimentazione in quanto agisce su aderenza, regolarità e portanza, influenzando direttamente il comfort, la sicurezza e la durabilità della strada. Quanto più “leggero” è il mezzo di locomozione (bici, moto) che transita sulla strada tanto maggiore è l’effetto negativo indotto dal dissesto sul conducente. Senza contare la possibilità per il pedone di inciampare durante l’attraversamento di un tratto di strada interessato da buche e fessurazioni a pelle di coccodrillo che generano pezzi di pavimentazione piccoli e instabili, prossimi al distacco.

La gestione del dissesto

La consapevolezza degli effetti negativi di un dissesto impattante su sicurezza e durabilità, come la fessurazione a pelle di coccodrillo, è fondamentale per cambiare l’approccio dell’Ente gestore nei confronti della cura e della manutenzione della propria rete stradale. Preso atto che relativamente a questo particolare dissesto una manutenzione emergenziale, cioè correttiva, risulta inefficace, tardiva e antieconomica per il gestore (sia per quanto concerne i potenziali risarcimenti danni, sia per le spese destinate alle improvvisate attività di manutenzione stradale), è utile saper interpretare gli avvertimenti delle pavimentazioni della propria rete stradale.

In che modo? Con il monitoraggio. Cioè con l’osservazione standardizzata e la valutazione periodica delle condizioni del manto stradale, al fine di implementare un sistema gestionale programmato nel tempo, basato sulla cosiddetta manutenzione preventiva.
La manutenzione preventiva delle pavimentazioni è lo stile gestionale alla base del sistema Delta Zero Pavement. Relativamente alle fessurazioni a pelle di coccodrillo, ad esempio, è possibile:

  • valutare i primi segnali di comparsa delle lesioni,
  • prevederne l’evoluzione temporale,
  • individuare e programmare i più opportuni trattamenti manutentivi.

Un siffatto approccio sicuramente preserva nel tempo il patrimonio stradale, riduce i costi per la collettività e quindi per l’ente gestore, migliora il rapporto tra i cittadini e gli amministratori pubblici.