Ad inizio 2020 il livello di rappresentatività dei dati di bilancio del 2018 pubblicati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha ampiamente superato la soglia del 90% per le amministrazioni provinciali.
Una tale copertura consente di leggere, confrontare e valutare le spese di tutte le Province e Città Metropolitane nelle infrastrutture stradali di competenza.
Dal 2016 i rendiconti annuali sono pubblicati dal MEF sulla Banca Dati delle Amministrazioni Pubbliche, secondo la struttura armonizzata. Tra i dati è possibile consultare anche la spesa per cassa per il Programma 5 (Viabilità e infrastrutture stradali) della Missione 10 (Trasporti e diritto alla mobilità) di ogni ente territoriale, incluse Città Metropolitane e Province. Per quest’ultime, ad oggi, non risultano disponibili i dati del Libero Consorzio Comunale di Siracusa (2018), della Provincia di Vibo Valentia (2016), della Provincia di Caserta (2016, 2017, 2018) e delle (ormai ex) Province del Friuli Venezia Giulia (2018, quando tutte le strade provinciali sono passate alla competenza regionale).
Con l’espressione spesa per cassa si intende la somma dei pagamenti in conto residui e in conto competenza.
Dei quasi 7,4 miliardi di euro spesi nel 2018 da Regioni ed Enti Locali in viabilità e infrastrutture stradali, le Province e le Città Metropolitane hanno contribuito complessivamente per circa il 17%.
La spesa maggiore è stata dei Comuni che hanno effettuato pagamenti nel Programma 5 per circa 4,9 miliardi di euro, cioè il 66% del totale. Il restante 17% è stato sostenuto dai gruppi Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano (16%) e Comunità Montane e Unioni di comuni (quasi 1%). Percentuali simili si erano registrate nel 2016, ma con una spesa complessiva più alta.
Come è distribuita sul territorio nazionale la spesa per cassa per la gestione delle strade provinciali di competenza di Province e Città Metropolitane? E a quanti km di rete viaria provinciale ci si riferisce?
Federalismo stradale, crisi finanziaria e riclassificazione delle reti di interesse nazionale
Ci si riferisce a circa 132000 km di strade provinciali. Un’estensione chilometrica valida per il triennio 2016-2018 ma che negli ultimi venti anni ha subito numerose variazioni per ragioni economiche e normative.
Dopo l’inizio della crisi finanziaria del 2008, le province italiane non sono riuscite a fronteggiare le necessità manutentive della rete viaria di competenza con la sempre più contenuta erogazione di risorse economiche da parte dei governi centrali.
La Legge n. 56 del 7/4/2014 in materia di riordino degli enti locali ha avuto effetti devastanti, unitamente ad una capacità di programmazione carente, a politiche infrastrutturali inefficaci e ad un federalismo stradale superficiale avviato col D.Lgs. n. 461/1999.
Per continuare a garantire il diritto alla mobilità e fronteggiare un così preoccupante contesto, l’impianto legislativo è gradualmente mutato.
Gli organi dello stato, infatti, sono intervenuti sia da un punto di vista finanziario con l’emanazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) del Decreto Ministeriale n. 49/2018 (Finanziamento degli interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di Province e Città Metropolitane) sia con una graduale revisione amministrativa delle reti stradali di interesse nazionale e regionale, finalizzata a:
- ridurre la moltitudine dei gestori (obiettivo esattamente opposto al D.Lgs. n.461/1999),
- aumentare il livello di continuità dei percorsi di uniforme valenza geografica,
- migliorare le condizioni di esercizio della rete,
- garantire standard manutentivi adeguati.
Tale revisione amministrativa ha sancito riclassificazioni e declassificazioni delle reti stradali presenti in tutte le regioni italiane a statuto ordinario ed è stata formalizzata da due recenti decreti del governo:
- DPCM 20/02/2018: Revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Toscana e Umbria
- DPCM 21/11/2019: Revisione delle reti stradali relative alle Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Veneto e alla Regione Piemonte)
I due decreti (congiuntamente ai verbali di consegna previsti agli Art.1 c.5) si collocano, pertanto, in un percorso di riordino gestionale delle strade provinciali e statali avviato nel 2017 con la richiesta di parere al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (Prot. n.5 del 31/3/2017) da parte della Direzione Generale per le Strade e le Autostrade e per la Vigilanza e la Sicurezza nelle Infrastrutture Stradali del MIT.
Un percorso inverso e di minore entità (per km di rete coinvolti) rispetto a quello che aveva portato alla emanazione del D.Lgs. n.461/1999.
Nella sostanza, entro il 2020, circa 7200 km di strade provinciali risulteranno riclassificate come strade di interesse nazionale passando alla gestione Anas secondo il Piano di Rientro Strade, mentre 700 km di strade statali saranno declassificate per essere gestite dagli Enti Locali.
La tabella seguente mostra il bilancio chilometrico per territorio regionale.
Riclassificazioni e declassificazioni delle reti stradali nelle regioni italiane a statuto ordinario
Province e Città Metropolitane in | Fonte normativa | km riclassificati | km declassificati | km SP (2016) | km SP (2020) |
---|---|---|---|---|---|
Abruzzo | DPCM 20/02/2018 | 490 | 27 | 5689 | 5226 |
Basilicata | DPCM 20/02/2018 | 76 | 83 | 3972 | 3979 |
Calabria | DPCM 20/02/2018 | 281 | 119 | 7598 | 7436 |
Campania | DPCM 20/02/2018 | 212 | 179 | 7612 | 7579 |
Emilia Romagna | DPCM 21/11/2019 | 873 | 49 | 9167 | 8343 |
Lazio | DPCM 20/02/2018 | 679 | 17 | 8250 | 7588 |
Liguria | DPCM 20/02/2018 | 273 | 4 | 3215 | 2946 |
Lombardia | DPCM 21/11/2019 | 1076 | 0 | 10212 | 9136 |
Marche | DPCM 20/02/2018 | 523 | 28 | 5880 | 5385 |
Molise | DPCM 20/02/2018 | 150 | 48 | 2326 | 2224 |
Piemonte | DPCM 21/11/2019 | 1000 | 9 | 12783 | 11792 |
Puglia | DPCM 20/02/2018 | 13 | 36 | 9218 | 9241 |
Toscana | DPCM 20/02/2018 e DPCM 21/11/2019 | 613 | 5 | 9317 | 8709 |
Umbria | DPCM 20/02/2018 | 243 | 47 | 2862 | 2666 |
Veneto | DPCM 21/11/2019 | 725 | 51 | 7080 | 6406 |
L’estensione delle strade provinciali italiane (2016)
Per valutare la distribuzione della spesa delle amministrazioni provinciali in infrastrutture stradali nel triennio 2016-2018 è importante fotografare, preliminarmente e per ogni provincia, l’estensione delle strade provinciali all’inizio del triennio in esame, prima cioè delle effettive modifiche apportate dai due decreti del 2018 e del 2019.
I dati ufficiali più recenti sulla estensione chilometrica delle strade provinciali di ogni ente locale (purtroppo pubblicati solo in maniera aggregata per regione e comprensivi delle strade regionali sul Conto Nazionale delle Infrastrutture e dei Trasporti), sono consultabili dai certificati consuntivi pubblicati nel 2016 dal Ministero dell’Interno (riferimento al 31/12/2015): si tratta degli ultimi certificati riportanti la voce “Lunghezza totale delle strade provinciali (km)“. L’infografica seguente sintetizza proprio i dati chilometrici per provincia, divisi in 6 classi di consistenza.
La spesa per cassa nel triennio 2016-2018
La spesa per cassa per la gestione delle strade provinciali di competenza di Province e Città Metropolitane, come anticipato, è la somma dei pagamenti effettivamente sostenuti da ciascuna amministrazione provinciale nel Programma 5 durante l’esercizio finanziario. Si tratta di pagamenti in spese correnti e in conto capitale riguardanti, ad esempio e non in via esaustiva:
- costruzione e manutenzione delle pavimentazioni stradali,
- costruzione e manutenzione delle opere d’arte,
- attività di tutela idraulica del corpo stradale,
- attività di sgombraneve e antigelo,
- realizzazione e manutenzione di barriere fono-assorbenti,
- realizzazione e manutenzione di guard-rails,
- installazione e manutenzione di segnaletica verticale e orizzontale,
- manutenzione delle aree a verde,
- installazione e manutenzione di reti paramassi,
- attività di vigilanza, presidio e pulizia del piano viabile, dei ponti e delle gallerie,
- gestione depositi e parco mezzi,
- acquisti di beni.
Un’analisi visiva circa la distribuzione sul territorio nazionale della spesa per cassa di Province e Città Metropolitane è rappresentata nelle successive infografiche relative a ciascuno degli esercizi 2016, 2017, 2018: ogni provincia è colorata secondo l’appartenenza ad una delle 7 classi di spesa.
Con i dati disponibili è possibile valutare la spesa chilometrica. Quanto si spende per ogni km di strada? Relativamente alla suddivisione amministrativa, le Città Metropolitane hanno mostrato una spesa chilometrica media maggiore, soprattutto se paragonata alle province delle regioni a statuto ordinario. Il dettaglio per tutti gli enti locali considerati è nelle seguenti tabelle dinamiche.
Spese a km per le strade provinciali di competenza delle Province delle regioni a statuto ordinario
Territorio | Provincia | €/km (2016) | €/km (2017) | €/km (2018) |
---|---|---|---|---|
Piemonte | Alessandria | 7156 | 8463 | 10382 |
Piemonte | Asti | 5349 | 6062 | 6885 |
Piemonte | Biella | 9128 | 7992 | 10254 |
Piemonte | Cuneo | 6935 | 10150 | 10478 |
Piemonte | Novara | 4388 | 8598 | 10881 |
Piemonte | Verbano-Cusio-Ossola | 8858 | 11184 | 6520 |
Piemonte | Vercelli | 9786 | 9915 | 10798 |
Lombardia | Bergamo | 27503 | 24574 | 32507 |
Lombardia | Brescia | 16976 | 15112 | 18373 |
Lombardia | Como | 42595 | 15020 | 20534 |
Lombardia | Cremona | 9872 | 10919 | 10159 |
Lombardia | Lecco | 28433 | 19373 | 18155 |
Lombardia | Lodi | 6291 | 13161 | 10451 |
Lombardia | Mantova | 24706 | 20436 | 26455 |
Lombardia | Monza e Brianza | 44327 | 51208 | 32280 |
Lombardia | Pavia | 8209 | 11213 | 11262 |
Lombardia | Sondrio | 38171 | 18195 | 23346 |
Lombardia | Varese | 23371 | 11681 | 16970 |
Veneto | Belluno | 15619 | 17771 | 17600 |
Veneto | Padova | 9823 | 11520 | 7776 |
Veneto | Rovigo | 3178 | 5014 | 4199 |
Veneto | Treviso | 10175 | 9016 | 8085 |
Veneto | Verona | 6891 | 11405 | 12049 |
Veneto | Vicenza | 8038 | 11051 | 10358 |
Liguria | Imperia | 5062 | 4558 | 5106 |
Liguria | La Spezia | 5325 | 3572 | 4425 |
Liguria | Savona | 15311 | 13328 | 15066 |
Emilia Romagna | Ferrara | 5053 | 4200 | 6858 |
Emilia Romagna | Forlì-Cesena | 7795 | 9552 | 7877 |
Emilia Romagna | Modena | 8572 | 13427 | 13947 |
Emilia Romagna | Parma | 10493 | 7160 | 11470 |
Emilia Romagna | Piacenza | 10607 | 8526 | 11416 |
Emilia Romagna | Ravenna | 13346 | 8399 | 7240 |
Emilia Romagna | Reggio Emilia | 13107 | 15835 | 17008 |
Emilia Romagna | Rimini | 8735 | 7171 | 8237 |
Toscana | Arezzo | 9205 | 8517 | 7650 |
Toscana | Grosseto | 5083 | 5886 | 5664 |
Toscana | Livorno | 6998 | 9617 | 20075 |
Toscana | Lucca | 13453 | 10852 | 8683 |
Toscana | Massa-Carrara | 13102 | 7790 | 11662 |
Toscana | Pisa | 11979 | 11196 | 12922 |
Toscana | Pistoia | 8671 | 9823 | 11009 |
Toscana | Prato | 80314 | 59739 | 33602 |
Toscana | Siena | 8563 | 7490 | 5191 |
Umbria | Perugia | 8602 | 11216 | 12213 |
Umbria | Terni | 7305 | 4693 | 4689 |
Marche | Ancona | 7430 | 8486 | 9290 |
Marche | Ascoli Piceno | 1505 | 2122 | 458 |
Marche | Fermo | 21695 | 46959 | 28390 |
Marche | Macerata | 9791 | 9179 | 12621 |
Marche | Pesaro-Urbino | 7785 | 8629 | 8582 |
Lazio | Frosinone | 5094 | 4437 | 5144 |
Lazio | Latina | 6563 | 4281 | 6823 |
Lazio | Rieti | 5556 | 4435 | 8221 |
Lazio | Viterbo | 5305 | 7023 | 10553 |
Abruzzo | Chieti | 7126 | 6267 | 8594 |
Abruzzo | L'Aquila | 4335 | 4284 | 5501 |
Abruzzo | Pescara | 8494 | 9876 | 14874 |
Abruzzo | Teramo | 11366 | 6264 | 16552 |
Molise | Campobasso | 8601 | 6552 | 7534 |
Molise | Isernia | 4538 | 3742 | 4654 |
Campania | Avellino | 4187 | 6656 | 7369 |
Campania | Benevento | 7343 | 3816 | 4977 |
Campania | Caserta | - | - | - |
Campania | Salerno | 6984 | 4041 | 5654 |
Puglia | Barletta-Andria-Trani | 14117 | 15320 | 18809 |
Puglia | Brindisi | 5530 | 7026 | 7501 |
Puglia | Foggia | 6469 | 9474 | 6249 |
Puglia | Lecce | 6260 | 7063 | 6113 |
Puglia | Taranto | 6567 | 12858 | 13870 |
Basilicata | Matera | 13280 | 11535 | 7922 |
Basilicata | Potenza | 14056 | 10373 | 6955 |
Calabria | Catanzaro | 14184 | 12547 | 12946 |
Calabria | Cosenza | 3838 | 3267 | 2006 |
Calabria | Crotone | 3216 | 3831 | 3679 |
Calabria | Vibo Valentia | - | 7817 | 4679 |
Spese a km per le strade provinciali di competenza delle Città Metropolitane
Territorio | Città Metropolitana | €/km (2016) | €/km (2017) | €/km (2018) |
---|---|---|---|---|
Piemonte | Torino | 12515 | 14597 | 17647 |
Lombardia | Milano | 49377 | 40322 | 45248 |
Veneto | Venezia | 8727 | 10471 | 10890 |
Liguria | Genova | 9776 | 8870 | 11827 |
Emilia Romagna | Bologna | 23617 | 18816 | 19012 |
Toscana | Firenze | 27052 | 31026 | 30035 |
Lazio | Roma Capitale | 11890 | 11983 | 12455 |
Campania | Napoli | 31007 | 35792 | 34414 |
Puglia | Bari | 8001 | 7336 | 7300 |
Calabria | Reggio Calabria | 14710 | 21663 | 19261 |
Sicilia | Catania | 5660 | 4716 | 3921 |
Sicilia | Messina | 3192 | 3049 | 4400 |
Sicilia | Palermo | 2857 | 3275 | 3329 |
Sardegna | Cagliari | 8445 | 5499 | 3564 |
Spese a km per le strade provinciali di competenza degli Enti Locali delle regioni a statuto speciale
Territorio | Ente * | €/km (2016) | €/km (2017) | €/km (2018) |
---|---|---|---|---|
Friuli Venezia Giulia | Gorizia (P) | 20154 | 577 | - |
Friuli Venezia Giulia | Pordenone (P) | 11569 | 298 | - |
Friuli Venezia Giulia | Trieste (P) | 30462 | 10566 | - |
Friuli Venezia Giulia | Udine (P) | 10358 | 6190 | - |
Trentino Alto Adige | Bolzano (PA) | 54092 | 51351 | 69651 |
Trentino Alto Adige | Trento (PA) | 26543 | 26391 | 44578 |
Valle d'Aosta | Aosta (R) | 16358 | 16946 | 22627 |
Sicilia | Agrigento (LCC) | 4970 | 3700 | 7584 |
Sicilia | Caltanissetta (LCC) | 4131 | 2841 | 4105 |
Sicilia | Enna (LCC) | 2874 | 3484 | 2798 |
Sicilia | Ragusa (LCC) | 13297 | 15748 | 23975 |
Sicilia | Siracusa (LCC) | 1092 | 1734 | - |
Sicilia | Trapani (LCC) | 2474 | 1997 | 2619 |
Sardegna | Nuoro (P) | 3483 | 5003 | 4462 |
Sardegna | Oristano (P) | 7150 | 7877 | 5658 |
Sardegna | Sassari (P) | 11040 | 14961 | 11337 |
Sardegna | Sud Sardegna (P) | 1995 | 3552 | 5689 |
* P: Provincia / PA: Provincia Autonoma / LCC: Libero Consorzio Comunale / R: Regione
In sintesi, nel triennio emergono rilevanti disomogeneità di spesa per le strade provinciali: a livello nazionale, all’interno della stessa classe di consistenza e all’interno della stessa suddivisione amministrativa.
Un esempio su tutti è la Provincia Autonoma di Bolzano. In termini di valori assoluti è l’ente locale che, a livello nazionale, ha investito di più per le proprie infrastrutture stradali nel triennio considerato; si rileva anche un elevato rapporto (3,7 nel 2017) tra spese in conto capitale e spese correnti.
Inoltre, nel triennio ha speso complessivamente quanto i sette enti locali appartenenti alla sua stessa classe di consistenza chilometrica (2500-3222 km). Alla stessa provincia altoatesina appartiene il maggior incremento di spesa (circa 48 milioni in più nel 2018 rispetto al 2017) e la maggior spesa chilometrica nel 2018 (69651 €/km). Primato, quest’ultimo, appartenuto alla Provincia di Prato per il 2016 (80314 €/km) e il 2017 (59739 €/km).
Tra le Città Metropolitane si segnala quella di Torino che nel corso del triennio ha sempre incrementato la propria classe di spesa passando dalla IV nel 2016 alla VI nel 2018.
Infine, per quanto riguarda la suddivisione della spesa per titoli e tipo di amministrazione, nel triennio si riscontra:
- equilibrio tra spese correnti e spese in conto capitale, per le Province delle regioni a statuto ordinario;
- prevalenza delle spese correnti (circa 60%), per le Città Metropolitane;
- prevalenza netta delle spese in conto capitale (cioè gli investimenti), per le Province delle regioni a statuto speciale.
Come sarà distribuita la spesa nel programma 5 per i prossimi anni? Quali effetti avrà il nuovo impianto normativo sulle condizioni delle strade provinciali italiane?
Immagine di copertina: photo by Jingoba // elaborazione pavement.it